DEDICATA
A UN FIORE
Fra le alte montagne,
ancora ricoperte di neve,
e le dolci colline di
casa
è tornato a rivivere
il praticello di smeraldo
dell'ormai
mia lontana giovinezza.
Fra i mille fili d'erba
un fiore!
Macchia coloratissima
nel paesaggio da favola,
fonte di
soavi profumi che si espandono
nell'aria mite e lieve del meriggio.
Dio
mi hai chiesto tanto!
Ora dammi,
ti prego
la forza di coglierlo!
Lascia ch'io lo posi qui, sul mio petto!
E riposerò in pace senza più nulla chiederti.
Ma
sento che la mano mia non può
O, forse, non deve; chissà?
Ed intanto la notte scende
e tinge
di nero tutte le cose,
annullando colori e contorni.
Salvo il desiderio
di te,
fiorellino del mio prato,
luce vivida del mio ultimo sogno...
Tu,
almeno tu,
non abbandonarmi!
(Francesco)
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