La
solitudine è un antro oscuro, un baratro profondo del quale non
si conosce la fine. Ci si precipita dentro
senza accorgersene e nessuno ode l'urlo di paura, tremendo e fortissimo,
che ti esplode nel cuore, che ti dilania la gola, le viscere, la fede.
Nessuno ti cercherà né
allevierà mai le ferite del tuo corpo caduto. E non ci sarà
alcuno accanto a te quando la tua invocazione sarà
il segno finale della tua esistenza. Allora,
per l'ultima volta, gli occhi verso quell'indecifrabile punto lassù
nel firmamento oscuro, i tuoi polmoni trepideranno empiendosi di aria
stantia e saranno grida di dolore, imprecazioni oscene, preghiere
supplichevoli, gemiti sussurrati
Silenzio... senza fine! Solo,
con la tua solitudine! (Francesco)
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