MORIRE DI SOLITUDINE

 

La solitudine è un antro oscuro,
un baratro profondo
del quale non si conosce la fine.
Ci si precipita dentro
senza accorgersene
e nessuno ode l'urlo di paura,
tremendo e fortissimo,
che ti esplode nel cuore,
che ti dilania la gola,
le viscere, la fede.
Nessuno ti cercherà
né allevierà mai le ferite
del tuo corpo caduto.
E non ci sarà alcuno
accanto a te
quando la tua invocazione
sarà il segno finale
della tua esistenza.
Allora, per l'ultima volta,
gli occhi verso
quell'indecifrabile punto
lassù nel firmamento oscuro,
i tuoi polmoni trepideranno
empiendosi di aria stantia
e saranno grida di dolore,
imprecazioni oscene,
preghiere supplichevoli,
gemiti sussurrati…
Silenzio... senza fine!
Solo, con la tua solitudine!

 

(Francesco)

 

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